Dental Experience

LA LEGGENDA DI SUPERDENT: IL DENTE DEVITALIZZATO

 

Superdent - Il dente devitalizzatoLo so che il titolo è un po’ stupido, ma sono un appassionato di fumetti e mi riesce difficile parlare di argomenti tecnici senza annoiare e senza usare termini difficili, lasciami dire una cavolata almeno nel titolo!

Esistono testimonianze che in alcune bocche si possa incontrare Superdent, un dente dall’identità segreta, con i seguenti superpoteri:

 

 

  • non può più cariarsi 
  • non può più far male
  • non può più essere la causa di un ascesso

 

Sotto il mantello di Superdent si nasconde in realtà il DENTE DEVITALIZZATO! (o “canalizzato” se il tuo dentista è alla vecchia maniera!)

 

Peccato che poi accadano tutte e tre le cose e che questo supereroe dei denti, come quelli dei fumetti, nella realtà non esista, ma sia solo nella testa e nelle convinzioni dei pazienti!

 

Peccato!

 

Per spiegarti perché un dente devitalizzato non possieda queste caratteristiche, una piccola lezioncina te la devo fare, scusami. Spero che tu abbia a portata di mano un caffè doppio o una Red Bull per tenerti sveglio…

 

Partiamo dal fatto che per me la natura quando ha creato i denti non è che li abbia progettati poi così bene.

Va bene, ogni dente ha una forma adatta alla funzione che svolge ed è un piccolo prodigio dell’ingegneria e dell’architettura, ma quel nervo (o tessuto pulpare) che sta al suo interno, che è l’organo che determina la formazione del dente, una volta fatto il suo dovere potrebbe anche scomparire, no?

E invece se ne sta lì a fare un sacco di cose utili, come sentire il freddo, il caldo, il dolce e fare un male cane se i batteri della carie o eventi traumatici lo danneggiano in maniera irreversibile.

 

Però mettiamoci l’anima in pace, se il buon Dio ci ha fatti così un motivo ci sarà.

 

Dente devitalizzato mortoE così è andata a finire che il dente, in un certo senso, rappresenta già la bara del nervo.

Come ogni tessuto del corpo umano, infatti, anche il tessuto pulpare dei denti, quando si infiamma, vorrebbe gonfiare, solo che non può farlo perché il dente è un tessuto durissimo e quindi non potendo “sfogarsi” finisce col comprimersi, schiacciando le terminazioni nervose e i vasi sanguigni. Così i denti si uccidono da soli nel tentativo stesso di guarire.

 

Eh, sì, i denti non sono fatti in maniera geniale, ne sono sempre più convinto!

O, a rifletterci meglio, potrei dire il contrario, visto che grazie a questi errori progettuali ho un lavoro che mi appassiona! 😉

In pratica il ciclo della vita del tessuto pulpare dei denti è questo (vai con la prima sorsata di caffè o Red Bull):

 

  • una carie o un trauma danneggiano il nervo

 

  • il nervo comincia a infiammarsi e diventa sensibile al freddo. Questa fase dell’infiammazione è ancora reversibile se vai dal dentista per tempo a curare il dente

 

  • se non si interviene nella prima fase della infiammazione, il nervo comincia a fare male sempre più a lungo se si beve qualcosa di freddo, comincia a dare fitte spontanee che vanno e vengono e, soprattutto, inizia a farsi sentire di notte. Questa fase dell’infiammazione è irreversibile

 

  • questo male fortissimo può durare qualche ora o alcuni giorni e nelle fasi finali cambia perché il dolore aumenta col caldo e alla pressione e l’acqua fredda diventa l’unica fonte di sollievo se non riesci ad andare da un dentista a medicare il dente

 

  • dopo qualche giorno in cui non sai dove sbattere la testa, il nervo finalmente muore e da lì in poi comincia a decomporsi, producendo sostanze tossiche che escono dal fondo del dente nell’osso

 

  • se qui le difese dell’organismo riescono a tenere a bada e a circoscrivere le tossine e i batteri, intorno alla radice si forma una infezione latente che si chiama GRANULOMA (che non è un tumore, anche se finisce con –OMA!). Il granuloma è una bomba ad orologeria che può restare asintomatico per anni o scatenarsi in un ascesso dalla sera alla mattina se le difese dell’organismo per qualche motivo non riescono più a tenere a bada l’infezione.

 

  • se invece sei particolarmente sfigato, dopo la morte del nervo non passi al granuloma ma direttamente all’ascesso, e questo può accadere dopo pochi giorni o dopo parecchio tempo.

 

  • esiste ancora una possibilità, e cioè che il pus al di sotto del dente riesca a trovare una via d’uscita nella gengiva senza farti gonfiare e sfogandosi pian piano attraverso una pustolina sulla gengiva che si chiama fistola, una sorta di valvola di sfogo che ti grazia dal trovarti la faccia come un pallone.

 

Che casino eh?

 

Quando l’infiammazione del nervo è irreversibile o sta per diventarlo, i denti vanno devitalizzati.

In pratica il dentista deve aprire una cavità nel dente per arrivare al nervo, asportarlo, disinfettare l’interno del dente e sigillarlo con un materiale che non permette più ai batteri di sopravvivere nel dente. In certi casi più facile a dirsi che a farsi…

La devitalizzazione può essere una delle cure più complesse per il dentista, soprattutto per quelli che non hanno seguito le spettacolari evoluzioni tecnologiche che hanno semplificato le procedure.

Tornando ai tre dubbi amletici, avrai capito che un dente devitalizzato è uguale a un dente vivo, solo senza nervo 🙁 .

Quindi:

 

  • può cariarsi. Perché non dovrebbe? Semplicemente non fa più male se la carie si ingrandisce.
  • può far male se si infiamma il legamento che fa da ammortizzatore tra il dente e l’osso, che ha una sua innervazione, per cui non sentirai mai più il freddo e il caldo, ma il dolore alla pressione può esserci e a anche forte.
  • Se la devitalizzazione non viene fatta bene possono continuare a sopravvivere e proliferare batteri all’interno del dente e quindi è anche possibile che su un dente devitalizzato venga un ascesso.

 

Chiaro?

Visto che Superdent non esiste e che il dente devitalizzato, anzi, è pure più sfigato di quelli vivi, perché più fragile, devi cercare di intercettare le carie prima che il nervo si infiammi in maniera irreversibile.

 

E se questo, per un motivo o per l’altro non avviene, devi affidarti a un dentista che si occupi in maniera specifica di devitalizzazioni, che utilizzi la diga di gomma (un foglio di lattice che si monta intorno al dente da trattare), sistemi ingrandenti e tecnologie all’avanguardia.

Perché ti ho spiegato che, se la devitalizzazione non viene fatta bene, il dente può tornare a far male. E spesso ritrattare un dente devitalizzato male la prima volta diventa più complicato e richiede un dentista che sappia il fatto suo.

Io mi occupo in particolar modo di rifare le devitalizzazioni fatte male. Tratto quasi 1000 canali all’anno e posso dirti che le devitalizzazioni sono una delle prestazioni che in passato veniva fatta peggio, un po’ per la difficoltà tecnica della procedura in sé, un po’ per la mancanza delle tecnologie che oggi hanno semplificato la vita ai dentisti che si aggiornano.

 

DDente devitalizzato - Salzano al microscopio

Abbiamo quindi concluso che il supereroe dei denti non esiste, ma le forze del male sì, e si chiamano Streptococcus Mutans, Lactobacillus Casei & Co., vale a dire i batteri che causano la carie! Quando il nervo si infiamma, purtroppo, l’unico supereroe che può salvarti è il dentista…e come nei migliori fumetti, sono quasi più simpatici i cattivi dell’eroe!

Ma alla fine le forze del bene vincono sempre e se ti sottoponi a controlli periodici, con piccole otturazioni per eliminare le carie quando sono piccole, ti salverai dalle disgrazie suddette…e in questa maniera, forse, anche il dentista potrebbe risultarti quasi simpatico!  😉

 


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Stefano

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73 pensieri su “LA LEGGENDA DI SUPERDENT: IL DENTE DEVITALIZZATO

  1. nicola

    buona sera dottore, quasi un mese fa ho sentito per un giorno intero forte sensibilità al caldo ed al freddo ad un dente otturato 10 anni prima; succesivamente si è formato un ascesso con un lieve fastidio non proprio dolore.
    sono andato dal mio medico e inizialmente credeve che fosse dovuto ad una tasca gengivale, ma dopo aver eveffuato il test dell’ovatta per la sensibilità ci siamo accorti che non era più sensibile al freddo; mi ha consigliato la devitalizzazione del dente.
    ora è passato più di un mese e il dente non mi ha dato più nessun fastidio ma è necessaria la devitalizzazione? cosa può succedere se non la faccio?

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Buongiorno!
      Certo, anche se il dente è morto è momentaneamente non fa più male deve essere comunque devitalizzato per rimuovere il nervo in decomposizione altrimenti si riformeranno ascessi periodicamente, con progressiva perdita di osso di sostegno del dente fino al rischio concreto di perdere l’elemento…assumere antibiotici ogni volta che farà male non è una soluzione da perseguire.

      1. Nicola

        Grazie per la risposta celere, approfitto per un’ulteriore delucidazione, 25 anni fa ho preso una forte botta sugli incisivi anche in questo caso uno dei due è morto ed ha cambiato colore. Ero piccolo e non sono andato dal medico il dente è ancora lì lesionato morto e non da problemi si è calcificato, non potrebbe accadere la stessa cosa?

        1. mrodonto Autore dell'articolo

          Quell’incisivo con tutta probabilità non è morto ma hansolo innescato una reazione al trauma per cui ha cominciato a deporre all’interno dentina terziaria (quella che chiama calcificazione) che è molto scura e annerisce progressivamente il dente…manil dente è vivo, tant’vero che ha cellule vive che producono la “calcificazione”. Quei denti traumatizzati non sviluppano infezioni perché non sono morti e non hanno batteri o tossine da decomposizione di nervo morto all’interno. Un dente morto che ha dato un ascesso segnala già che il discorso è completamente diverso e non può guarire se non viene devitalizzato…e nemmeno calcificarsi e quindi “medicarsi” da solo!

  2. Gigi

    Salve dottore,
    Nel leggere i suoi tanti post agli utenti ho colto una frase “se mi capita di rompere uno strumento nel dente..”.
    Ecco, parla di me, ho pensato.
    Dente in pulpite, nevrotico, mi viene iniziata una devitalizzazione e durante la pulizia dei canali, lunghi e tortuosi..tac: si spezza una punta di un attrezzo e resta lì.
    Il dentista mi dice di doversi procurare un attrezzo specifico per allargare (?) La parte, recuperare il suo pezzetto di strumento è finire la devitalizzazione.
    Chiude provvisoriamente e 5 giorni dopo mi viene un ascesso.
    Lo sto curando con antibiotico.
    Chiedo: la causa dell’ ascesso è quel pezzo di ferro?
    Avrebbe il dentista dovuto consigliarmi di prendere l antibiotico subito per evitare infezioni?
    Devo fare qualcosa, a parte sperare che questo supplizio finisca presto?
    Infine, cosa è una capsula e perche non basta ricostruire?
    Grazie mille.

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Buongiorno! Lo strumento rotto in se non è un problema perché resta all’interno del dente e viene sterilizzato prima dell’utilizzo. Il problema è che se non si riesce a passarci di fianco o a rimuoverlo la parte di canale che sta oltre lo strumento può alloggiare nervo necrotico e batteri e tossine che non possono essere aggrediti dai disinfettanti che utilizziamo per fare le devitalizzazioni. Non è detto comunque che il problema dell’ascesso sia lo strumento stesso. Capita infatti che quando si apre un dente necrotico si crei un cambianento improvviso dell’habitat delle colonie batteriche presenti già nel dente, determinando un ascesso conosciuto come “ascesso araba fenice”. Talvolta capita di gonfiare anche dopo un trattamento terminato in maniera ottimale. In ogni caso per stare più tranquilli lo strumento andrebbe rimosso, ma non sempre è possibile farlo, o bypassato, cioè oltrepassato passandoci di fianco…il fatto che il dentista si debba “procurare” lo steumento per rimuoverlo depone malissimo sulla possibilità che possa farlo. Infatti nell’armamentario di chi fa devitalizzazioni una punta ultrasonica endodontica fa parte del corredo obbligatorio da avere in studio. Se si deve comprare una punta per provare a fare qualcosa difficilmente sarà in grado di farlo. Potrei sbagliarmi, ma affrontare strumenti rotti con cognizione di causa richiede esperienza ed utilizzo di sistemi ingrandenti, preferibilmente un microscopio.

  3. Barbara

    Salve Dottore,
    A dicembre 2015 mi è stato devitalizzato il 34 in una seduta, senza diga, in 20 minuti. Nessun dolore. Essendo la prima cura canalare pensavo fosse normale. A maggio 2016 torna dolore masticatorio, vado dal dentista il quale tramite endorale mi rassicura è tutto ok, mi abbassa il dente. Tutto bene fino a luglio 2017, mi torna il dolore costante alla pressione. Cambio dentista, mi fa panoramica e endorale, ne esce che mancano 3mm per completare cura. Mi riapre il dente, la prima seduta anche un po’ dolorosa per lo sforzo a togliere otturazione canali. Seconda seduta lavaggio canali e chiusura. Questa volta il medico è stato molto attento e meticoloso nella pulizia, prima di chiudere il tutto ha usato un laser e fatto endorali. Devo dire che il dolore masticatorio finita la cura è durato un mese. Preciso che tendo a serrare i denti in corrispondenza dei denti 34/35 e me ne accorgo succede quando mi viene quel mal di testa facciale. 3 settimane fa, appunto dopo uno di quei mal di testa, mi torna fastidio il dente. Questa volta è quando viene fatta una spinta laterale, dalla guancia verso la lingua, non dal verso opposto è non da sopra. Noto sulla gengiva una linea bianca con un leggero arrossamento, le gengive sono effettivamente dolenti, ma non sanguinanti e non gonfie. Torno dal dentista due settimane fa, mi effettua un endorale e non ci sono segni di infezione. Mi ha abbassato il dente che effettivamente risultava alto. Ad oggi nulla è cambiato. La notte il fastidio scompare ma ritorna dopo ho mangiato, se lo spingo fa male ed ora sembra aggiungersi un lieve fastidio masticatorio. Dovrò tornare ma per ora lo studio è chiuso.
    Ho letto tutte le possibili cause, ma temo il peggio. Abbiamo già in previsione un byte notturno. Secondo lei che potrebbe essere? Frattura? Infezione? Canale accessorio? Bruxismo? Aiuto!
    La ringrazio

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Buongiorno! Questo è il classico caso dove per pronunciarsi serve eseguire una visita. Quando dopo un trattamento corretto il paziente continua a riferire problemi di solito eseguo una scansione tridimensionale del dente perché a volte le infezioni non si vedono con la radiografia bidimensionale. Inoltre ricavo cosí informazioni circa la presenza non così rara di un canale in più non trovato. Puó poi trattarsi di una frattura che però talvolta è difficile diagnosticare. Il bruxismo può determinare un “ammaccamento” del legamento ma strano che continui a far male anche premendo di fianco e che abbassandolo non passi…purtroppo necessiterebbe di una visita. Il fatto di usare il laser non depone necessariamente a favore della qualità del secondo trattamento. Il dolore a rimuovere materiale da un dente devitalizzato (che spesso può essere fatto senza anestesia) e io fatto di metterci due sedute per trattare un premolare depongono molto peggio di quanto possa suggerire l’utilizzo del laser che non è assolutamente indispensabile. Il primo premolare è un dente particolare che in un caso su quattro ha un canale che si biforca al fondo della radice e non di rado ha un secondo canale posizionato verso la lingua reperibile con una buona tecnica endodontica ed eventualmente individuato, prima di riaprire il dente per la terza volta, con una scansione tridimensionale del dente. Ricordo comunque sempre che i miei ragionamenti sono solo teorici non conoscendo il caso. Il collega potrebbe aver fatto tutto al meglio e la spiegazione essere difficile da ricercare anche dopo tutti gli accettamenti che personalmente farei.

      1. Barbara

        La ringrazio per la risposta. Nel frattempo sono tornata dal mio dentista, mi ha detto di aver rivalutato tutte le endorali fatte e che il dente è a posto, non ci sono fratture perché secondo lui avrei infezione, e che la cura è stata eseguita correttamente. Ha sostenuto che sono io a traumatizzate il dente a furia di spingerlo. Me lo ha abbassato ulteriormente una settimana fa, ma alla pressione laterale il fastidio permane, e a livello masticatorio va tutto bene. Ho fastidio anche quando passo il filo in corrispondenza di quel dente.
        Domani vado a ritirare il bite che indipendente da tutto ciò mi serve.
        Non so se dover cambiare dentista, fare un accertamanto altrove. Ma si può riaprire un dente per la terza volta nel caso di altro canale o biforcazione radicolare? Il dolore che ho provato al secondo trattamento era perché la guttaperca iniziale non si toglieva, post operazione stavo bene
        La ringrazio

        1. mrodonto Autore dell'articolo

          Se c’e motivo di riaprirlo per un fondato sospetto di presenza di un canale in più ha senso riaprirlo e ovviamente si può. Se lo si riapre per rifare la stessa cosa non ha tanto senso. Per il dolore. Se è un fastidio a premere alla base del dente è normale e può durare per un po’…se invece passati una quindicina di giorni dal trattamento il fastidio è più di un fastidio e impedisce di masticare c’e qualcosa che non va…

          1. Barbara

            La ringrazio nuovamente per la risposta. Al momento il mio Dottore ha detto di aspettare, per lui è tutto a posto. Proverò ad aspettare e vediamo con il bite che ho ritirato oggi come va. Spero solo che questo attendere non porti ad un serio peggioramento. Volevo solo aggiungere che finita la cura ad agosto sono stata bene fino a dicembre, nessun dolore o fastidio. Solo che da dicembre sento questo fastidio a spingere alla base del dente.
            La ringrazio di nuovo

  4. Mery

    Dottore Salve vorrei un informazione devo togliere un dente fratturato ho fatto un ciclo di zimox con brufen il dolore nn e passato il dentista mi ha dato 4pillole di cortisone da 1mg oggi 3domani e via scendendo venerdì lo dovrei togliere…secondo lei col cortisone va via il dolore?e lancinante ma nn c e l ho su tutto il dente solo una parte.
    La ringrazio

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Non conosco il caso clinico, ma la cosa migliore è togliere il dente…come si dice “via il dente via il dolore”. Non è assolutamente necessario aspettare che vada via il dolore…non so se il dente era già devitalizzato ma immagino di sì…di solito non fanno così male i denti fratturati, ma puó capitare che si comportino come un’unghia incarnita che continua a far male finche non viene tolta. Inutile continuare a riempirsi di farmaci. Con anestesia non si sente assolutamente nulla ed è un mito che l’anestetico non prende se c’ l’infezione. Inoltre qui il male poteebbe non dipendere da infezione vera e propria ma solo da infiammazione per il persistere della noxa patogena. Ripeto che non ho dettagli clinici o lastre per essere certo di quel che dico ma in linea di massima è così!

  5. Sebastiano

    Salve dottore volevo chiederle una cosa. Circa 3 settimane fa ho fatto la devitalizzazione dal mio dentista che mi ha lasciato l’otturazione temporanea e mi ha fissato un altro appuntamento dopo circa 1 mese per chiuderlo definitivamente. Ie prime settimane tutto ok ma da qualche giorno mi è rivenuto un dolore abbastanza forte come quando non era devitalizzato. A cosa è dovuto? C’è da dire che mi si è tolto il cotone dal dente e non so se ho fatto bene ne ho rimesso un pezzo io pulito. Cordiali saluti

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Da quanto mi descrive sembra che il dente sia stato solo medicato temporaneamente…personalmente non lascio mai il dente medicato aperto con un cotoncino ma alcuni colleghi sono ancora abituati a lasciare il dente così per evitare che si sviluppino pressioni interne al dente che non lascino “sfogare” l’infiammazione…per quanto non abbia elementi per rispondere, mi sentirei di dire che la devitalizzazione vera e propria debba in realtà ancora essere completeta nel secondo appuntamento e il dolore dunque possa essere ricondotto al fatto che il nervo non è stato ancora rimosso completamente. Se invece i canali sono già stati sigillati e il dente è rimasto aperto perché l’otturazione provvisoria è saltata, il rischio è che si sia già reinfettata la cura, ma spero non sia così.

  6. Stefania

    Buongiorno Dottore, dopo 2 trattamenti al molare superiore, ieri il mio dentista ha ripetuto l’ultimo tratt. E proceduto alla canalizzazione, mettendomi nelle mani di un neolaureato,il quale, poi ha chiuso il dente in modo provvisorio. Ora è devitalizzato. Sabato tornero’ per ricostruzione e fine lavoro. Il problema è Ke ho maleee! Sento una forte nevralgia e compressione…si è presentata subito dopo..a fine lavoro, mentre stava svanedo l’effetto dell’anestesia, Ke tralaltro non ha preso bene e durante la chiusura dei canali ho sentito molto dolore. Mi sto imbottito di OKI e PARACEAMOLO. ..appena chiudo la bocca…son dolori! Come posso essere certa Ke il lavoro sia stato svolto bene, Prima di ricostruire il dente ? In effetti il lavoro è stato eseguito dall’apprendista! Mi aiuti. …sono preoccupata. La ringrazio. Stefania

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Buongiorno, chiedo scusa per il ritardo nella risposta! In realtà avere male al momento della chiusura del dente e nei giorni successivi non è assolutamente strano e dovrebbe passare nel giro di qualche giorno. A volte capita addirittura che venga un ascesso nel giro di uno o due giorni. Il fatto che chi l’ha seguita possa essere un neolaureato non significa che debba essere necessariamente stato fatto male il ritrattamento…diciamo che dal suo racconto non posso che tranquillizzare che le cose che l’hanno preoccupata sono assolutamente normali (possono non accadere, ma il fatto che si verifichino rientra comunque nella normalità). Ció non vuol dire che il trattamento fatto sia andato necessariamente bene, perché non ho elementi clinicie radiografici per fare ulteriori valutazioni…

  7. Da

    buongiorno dottore,
    vorrei sapere di cosa ne pensa di questa storia:
    ho un dente devitalizzato da 15 anni, e da circa un mese e qualche gg si è scoperto che c’è un ascesso sotto il dente (primo molare).
    Diversi mesi prima con uno scovolino mi sono tagliato la gengiva tra i due molari, e da quel momento sentivo a volte dolore, fino a quando un mese fa ho iniziato a sentire un forte dolore ad una tonsilla e ad un orecchio oltre che dolore in bocca.
    Mi sono recato dal dentista che mi ha fatto una lastra , e la prima cosa che mi ha detto è “abbiamo un piccolo problema, ma al momento non so cosa farti”…a questo punto gli chiedo come possiamo risolvere, e lui prende e mi lavora sulla gengiva dove ho il taglio. Poi mi ha detto se tra 3 gg ho dolore di tornare altrimenti vuol dire che il problema è risolto, e nel mentre di prendere semplicemente 2 oki uno la mattina ed uno la sera.
    Dopo due giorni di patimenti e notti insonni, chiamo lo studio e parlo con la sua sostituta poichè non c’era il dottore. Gli spiego i sintomi e mi dice di iniziare un ciclo di antibiotici. Fattostà che qualche ora dopo che ho chiamato mi accorgo che metà labbro inferiore più mandibola li sento anestetizzati, e quindi richiamo lo studio. La dottoressa a questo punto mi fa chiamare dal mio dentista, il quale mi dice di partire col cortisone. in 2 gg la mandibola riprende la sensibilità e mi rimane una parte del mento che la sento parzialmente anastetizzata (che tutt’ora ho a distanza di 1 mese).
    per quanto riguarda la situazione in bocca, tutta la parte nei dintorni del dente si era gonfiata, tanto che mi ha dato una seconda scatola di antibiotici da fare. A questo punto mi ha dato l’appuntamento 2 settimane dopo la fine della seconda scatola per fare la “canalizzazione”. Il problema è che la settimana prima dell’appuntamento ho riavuto gli stessi dolori dell’inizio con anche il rialzo del dente (l’avevo anche prima). A questo punto il dentista mi apre il dente per fare modo di far uscire il materiale dentro che mi da fastidio. Dopo 1 giorno rivado d’urgenza dal dentista poichè il dolore mi ricomincia a martellare; inizialmente pensa che ci sia entrato cibo nell’apertura del dente ma non c’era nulla. Prova ad infilare qualcosa nei canali ed esce solo qualcosa di granuloso. A questo punto mi dice che devo rifare una scatola di antibiotici e per il dolore mi da il toradol. Arrivo al giorno della canalizzazione, ed il dentista che c’era mi guarda il dente, lo tocca e dice : mi spiace ma questo dente è da togliere…si muove in una maniera che viene via da se, e se è venuto così infuori molto probabilmente è fratturato.
    Gli chiedo di estrarre il dente, ma mi dice che è bene lo faccia il mio dentista. Quindi torno due gg dopo per rimuoverlo, ed il mio dentista dice che in rx è sano il dente, e quindi mi riempe il dente con del materiale ( di cui non ricordo il nome) che dovrebbe assorbire l’infiammazione sotto.
    Fattostà che il gg dopo vado a farmi visitare da un’altro dentista. Lui mi ha consigliato di toglierlo poichè il dente si muove, e secondo lui il fatto di non avere la piena sensibilità ad una parte del mento è dovuta a qualche nervo che è stato toccato nel primo lavoro che mi ha fatto.
    Ho chiamato il mio dentista per sapere se mi avrebbe potuto togliere il dente, e lui mi ha risposto che non è d’accordo perchè il dente è sano e che per principio deve tentare di tutto per risistemarlo, anche se non ha la certezza che vada a buon fine, e di non pensare che se mi tolgo il dente poi i problemi sono finiti, perchè i denti di fianco si storgeranno etc…
    mi ha detto di aspettare 3 gg perchè faccia effetto il lavoro che ha fatto, e poi di decidere.
    vorrei sapere da lei:
    è normale che per un ascesso ad un dente (devitalizzato) devo avere una trafila di 1 mese, con 3 scatole di antibiotici fatti, cortisone, oki e toradol?

  8. Diego Mautone

    Salve dottore, ho devitalizzato un molare circa 3 mesi fa ma ho ancora dolore e sensibilità al freddo..ho chiesto un parere ad un altro dentista diverso da quello che lo ha devitalizzato e mi ha detto che il molare è stato devitalizzato bene ed il dolore me lo porta un altro molare( non vicino) …è possibile?

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Certo che è possibile, Diego. Qualunque dente venga anche solo aperto e medicato dopo tre mesi avrà senz’altro il nervo morto, per quanto possa essere stato devitalizzato male. Quindi è senz’altro un dente nei pressi di quello devitalizzato tre mesi fa! Ciao!

  9. Massimo

    Buongiorno, sono cortesemente a chiederle un opinione anche io, 2 anni fà circa un molare su cui insisteva un ponte (ora non più…) si è praticamente sgretolato, il mio dentista ha subito consigliato estrazione ed’impianto di due denti vista l’importanza dei suddetti denti per la masticazione, in quel momento per motivi personali (non economici) non me la sentii e d’accordo con lui abbiamo proceduto alla completa devitalizzazione (dente che negli anni precedenti mi ha sempre dato problemi) e alla ricostruzione con inserimento di più di 1 perno, e successivamente rincapsulato con la vecchia capsula del ponte, si solo la capsula perchè il ponte era stato segato precedentemente non ricordo neanche il perchè….forse perchè quel dente non sopportava piu il peso nella masticazione, ora passati due anni sono andato a fare un controllo, sul dente visto che a volte sporadicamente avverto leggerissimi doloretti tipo di infiammazione nei momenti di pressione, il mio dentista mi ha fatto subito una ortopanoramica e mi dice che in quel dente c’è un infezione, che mi ha illustrato sulla radiografia, al che mi ha consigliato di estrarlo subito e di fare l’impianto visto che da quella parte rimarrei senza i 2 molari.
    Io non tanto per contrarietà o per il costo dell’operazione ma vorrei cercare di salvare il dente e andare avanti un’altro pochino visto in questi due anni proprio male non è andata, e le chiedo non sarebbe il caso di tentare una riapertura e disinfettare? Una revisione della devitalizzazione? Che problemi possono insorgere? Il dentista mi dice che l’impianto sarebbe meglio per uan serie di cose quali postura e altre noie varie…mi dice che sono giovane (43 anni) e che è meglio fare l’impianto anche per evitare lo spostamento dei denti in corrispondenza di quelli mancanti.
    La ringrazio anticipatamente dell’eventuale risposta.
    Saluti

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Ciao Massimo, il problema è che questo post è diventato un luogo dove le persone mi chiedono di fare diagnosi ed emettere pareri sulla base di una sommaria descrizione fatta in modo ovviamente non tecnico, il che è impossibile. Dal racconto dei pazienti e con l’esperienza riesco a dare alcuni pareri sicuramente utili, ma in casincome questo non posso veramente dire nulla. Se il collega aveva giudicato il dente da estrarre non mi convince tanto il fatto che si sia potuto tenere lo stesso in bocca per due anni. Delle due l’una: o non era da estrarre o in realtà ha fatto un rattoppo (che in piemonte chiamiamo tacun e c’è un articolo sul blog in merito che ti invito a leggere) tamponando con una inutile devitalizzazione un dente che non poteva avere successo. Ora, accanirsi su un dente condannato e tenerlo lì con infezioni silenti che però non possono guarire non va bene perché alla fine si rischia di complicare l’inserzione degli inpianti. Resta da vedere se il dente sia davvero irrecuperabile ma non sono assolutamente in grado di dirlo senza una radiografia e una visita…

  10. Daniela

    Buongiorno il mio è un problema un poco complesso

    Le spiego brevemente la mia situazione per chiederle un consiglio

    Premetto che tale dente il 34, è parte di un ponte di 5 elementi di cui 35 e 36 mancanti, 37 ed il 38 che è stato volutamente aggiunto per dare più sostegno al ponte.
    Ovviamente tutti gli elementi sono devitalizzati già da parecchi anni.
    Riguardo al dente in questione il 34, se non ricordo male, credo sia anche stato fatto un ritrattamento canalare.
    Ho un problema di occlusione, il lato del ponte in questione tocca maggiormente.
    Qualche mese fa’ ho avvertito un dolore maggiormente sul 34 che si estendeva a tutto ol ponte, ho subito fatto controllare radiograficamente con ortopanoramica la situazione e non è stato riscontrato nulla, continuando però il fastidioso doloretto, anche se la parte ora era allo stesso livello! Successivamente si sono create per due volte di seguito delle fistole di pus, con pulizia accurata, uso di colluttori e evitando la masticazione impegnativa, la situazione è migliorata!
    Il dente è stato visto, è stata fatta rx endorale, mi è stato prescritto anche antibiotico per una settimana.
    Dalla rx sembra tutto regolare, non si evidenziano fratture, ma si evince una zona scura lateralmente alla radice, sintomo di infiammazione dell’osso.
    Premetto che la posizione del perno non è perfettamente il linea con la radice del dente, …..il quale ha dovuto sostenenere forze, forse troppo pesanti, questo potrebbe aver provocato la frattura della radice? Anche se apparentemente dalla radiografia non si evince nulla?
    Attualmente si è verificata nuovamente una fistola di pus, che il dentista sta’ trattando, disinfettando e facendo uscire tutto il pus possibile, prescrivendomi nuovamente una terapia antibiotica.

    La mia domanda è :
    questa infiammazione che apparentemente non è dovuta ad una frattura della radice, da cosa può dipendere?
    Potrebbe essere fratturata la radice anche se radiograficamente non si evince nulla? Esiste un modo per vedere meglio la radice del dente se sia realmente fratturata?
    O potrebbe dipendere esclusivamente da un trattamento apicale non completamente andato a buon fine?
    Se crede posso inviarle la rx endorale.
    Potrebbe dipendere dal trauma che ha sopportato per eccessiva occlusione?
    Pensa sia il caso di considerare di fare una apicectomia, ma poi il dente diventerebbe ancora più debole e non so’ quanto potrebbe durare.
    Ovviamente sto’ anche considerando l’idea di porre un impianto, anzi a questo punto credo sia opportuno valutare più impianti togliendo anche il 37 dato che ha comunque poca stabilità, in quanto è stato ricostruito e parte di una radice rimane alquanto scoperta.
    Considerando che il 35 e 36 sono stati estratti molto tempo fa’ e l’osso quindi si è un po’ riassorbito.
    La ringrazio e attendo un sia valutazione in merito, quanto prima!
    Daniela

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Buongiorno Daniela. In realtà è altamente probabile che il dente sia fratturato e dalla rx le fratture non si vedono praticamente mai. Nonso se il dente ha un perno all’interno che avvalorerebbe l’ipotesi. Eventualmente invia a info@studiosalzanotirone.it la rx, ma il fattonche tu abbia sempre sentito alto il dente e poi di colpo sia passata la sensazione e abbia cominciato ad uscire pus mi avvalora il sospetto.

  11. Emanuela

    Salve
    all’età di 15 anni circa, dopo aver fatto un trattamento di ortodonzia, ho iniziato a notare che il canino superiore sinistro si scuriva senza tuttavia darmi dolore. Dopo 15 anni, quindi all’età di 30, ho iniziato a sentire una forte sensibilità al caldo, tanto da non riuscire a mangiare, così sono andata dal dentista il quale, dopo aver fatto le lastre, mi ha detto che il dente in questione era ormai morto da tanti, al punto tale che oramai era calcificato. Infatti ha provato ad aprire per vedere se fosse rimasto qualche residuo, ma niente tutto calcificato. Così ha fatto un trattamento sbiancante e lo ha richiuso.
    Sono passati adesso due anni da allora e inizio a sentire dei fastidi a questo canino, come delle pulsazioni. Cosa c’è da fare adesso? bisognerà estrarlo ?

    Grazie

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      In seguito a un trauma, che può essere un colpo come una trazione ortodontica, i denti possono reagire in due modi. In certi casi vanno in necrosi, cioè muoiono, e in questi casi il dente può scurirsi ma in radiografia si distingue perfettamente “l’anima” nera al centro del dente che rappresenta il nervo. Spesso in questi casi si reperiscono anche delle grosse lesioni non di rado asintomatiche al fondo della radice, i cosiddetti granulomi, che sono lesioni che precedono l’ascesso. C’è però una seconda reazione possibile di un dente che ha subito un trauma, ovvero l’instaurarsi di una reazione di difesa del dente che attiva la deposizione di nuovo dente per allontanare il nervo dallo stimolo irritativo. Il nervo viene così progressivamente obliterato a partire dall’alto e andando verso il fondo della radice. Il nuovo tessuto duro che viene deposto si chiama dentina terziaria ed è di colore rosso-marrone. Anche in questo caso il dente diventa scuro e non risponde al freddo perché il nervo è calcificato, ma il dente non è morto, anche se ci si può lavorare senza anestesia perché la vitalità residua è minima, ma può essere rilevata con l’utilizzo di un test particolare che si chiama test elettrico. In una scala da 1 – 80 un dente vivo risponde a questo test con un formicolio a 10-15 mentre questi denti possono rispondere a 50-60 dove il dente morto arriva a 80 senza reazioni. Questi denti nella mia esperienza non sviluppano infezioni perché non sono morti e quindi non ci sono tossine da decomposizione del nervo che vanno a creare le lesioni nell’osso che di solito danno i fastidi che lamenti. Ho applicato anche io in alcuni casi la strategia di aprire i denti con questa discromia intercettando una calcificazione di questo tipo. Si può fare senza anestesia,probabilmente negli anni avrà una recidiva, ma non porta di solito a infezioni sotto il dente. Può capitare che lo sbiancamento endodontico instauri un meccanismo che porta alla distruzione del dente che si chiama riassorbimento esterno. Se il dente dà fastidio potrebbe essere alla fine morto, o in realtà lo era già ma il dentista non è riuscito a reperire un nervo un po’calcificato, o potrebbe avere, ma è più difficile, un riassorbimento esterno. Può trattarsi di un trattamento da specialista di endodonzia ma niente di irrisolvibile. Basterà trovare il modo di ultimare la devitalizzazione o, alla peggio, se il canale non si trovasse proprio, tagliando chirurgicamente l’apice del dente con un intervento che si chiama apicectomia.

  12. Serena

    Buonasera,
    ho bisogno di un parere. Nel 2012 ho devitalizzato un dente, è fatto una capsula in zirconio, nel 2014.

    Questo dente non avuto mai pace, mi ha sempre dato fastidio, facendo pressione il fastidio che sento si estende alla base del collo e alla scapola, a volte mi provoca mal di testa e fitte all’orecchio.

    Prima di fare il lavoro a questo dente non avevo mai avuto problemi del genere.

    Inoltre lo sento pulsare; dalle varie radiografie fatte e controllate anche da persone diverse, la devitalizzazione e insediamento della capsula risultano essere perfette, mentre io sento sempre e comunque fastidio.

    Proprio questa sera sono tornata dal dentista, che ha rimosso la capsula e mi ha detto che questa deve essere modificata. Per cui mi farà un provvisorio in attesa di sistemare la capsula stessa.

    Io sto seriamente pensando di farmi estrarre il dente, il fastidio é insopportabile e preferirei fare un impianto piuttosto che dover sopportare ancora questi dolori continui.

    Cosa ne pensa? Cordiali saluti. Serena

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Penso che se il dente può essere recuperato vale la pena farlo,anche se capisco la demoralizzazione. Meglio demoralizzato che demolarizzati!???? Comunque non capisco il rifacimento della corona. Unica possibilità è che il collega pensi ad un punto di contatto mancante che causa ristagno di cibo cronico e che quindi i fastidi siano gengivali. Per il resto quando un dente sembra devitalizzato bene ma fa male io eseguo una CBCT, una scansione tridimensionale del dente per individuare lesioni non visibili in radiografia e per verificare se possono esserci canali non reperiti. Non so perché lamcorona sia stata fatta due anni dopo la devitalizzazione ma anche in questo possono esserci stati dei momenti critici (dente lasciato chiuso provvisoriamente due anni? Dente riaperto per mettere perno? Carie secondaria eliminata senza rifare cura canalare?) Altre possibilità di dolore su dente apparentemente perfetto come devitalizzazione sono fratture delle radici, a volte difficili da diagnosticare o, nei molari superiori una sinusite che viene spesso confusa con un dolore ai denti che hanno radici che “pescano” nel seno mascellare. Ma come sempre, faccio ipotesi sull’esperienza. Serve una visita clinica e radiografica.

  13. Melissa

    Salve ho letto attentamente il suo interessante articolo e proprio in questi giorni sto combattendo con un’infezione al nervo proprio di un dente devitalizzato, un dente che ne ha passate di tutti i colori negli ultimi anni ( cariato>devitalizzato>rotto>ricostruito>scheggiato a meta >nuovamente ricostruito >oggi infezione che fortunatamente sta passando con l assunzione di zimox. Ora io ho intenzione i rimuoverlo perché sinceramente vorrei evitare di stare di nuovo male, il problema è che il mio dentista vuole che faccia un impianto cosa che non ho intenzione di fare per motivi economici e sopratutto perche dal.punto di vista estetico non mi cambierebbe nulla visto che non si vede. Lei cosa ne pensa? Può un dentista imporsi? Devo cambiare dentista? Sono fortemente indecisa sul da farsi

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Ciao! Beh, il primo consiglio è di accertarsi che il dente sia effettivamente irrecuperabile e non arrendersi solo per la paura di avere di nuovo male. A volte il problema non è nel dente ma nel professionista che lo cura. Se il dente fosse stato subito ricostruito proteggendoo dal rischio di fratturarsi magari non saremmo arrivati a dover valutare se mettere o non mettere un impianto. Per essere sicuri di avere un parere di un professionista che si occupa con passione di endodonzia consiglio spesso di cercare sul sito http://www.endodonzia.it un professionista vicino a dove si vive. Una volta appurato che il dente ha indicazione ad essere tolto nessun dentista si opporrebbe all’estrazione solo perché non vuoi mettere un impianto. Però ti metto in guardia: non sostituire il dente mancante comporta di solito che i due denti adiacenti alsito estrattivo si spostino a cercare di chiudere lo spazio e il dente antagonista di quello tolto se non ga altri contatti che lo tengano fermo spesso estrude perché gli si toglie “la sedia” da sotto. In più l’osso nel sito estrattivo di solito si ritira e rende poi più complicato inserire un impianto. Il consiglio è assolutamente di daostituire i denti estratti, soprattutto in giovane età. Se non puoi farlo per motivi economici un consiglio è di preparare una mascherina di contenzione da indossare di notte che tenga i denti fermi in attesa di mettere l’impianto in tempi migliori dal punto di vista economico. Ti invito però a leggere l’articolo del blog su “come risparmiare dal dentista”. La cosa più economica è sempre la prevenzione. In questo caso la frittata è stata già in gran parte fatta, ma se il dente fosse salvabile consiglio di salvarlo e non perdersi d’animo. Ciao!

  14. marta

    Ho un dente demoralizzato che mi fa impazzire non riesco nemmeno a tenere chiusa la bocca. Un primo dentista mi ha fatto una specie di devitalizzazione con chiusura come un otturazione ho aspettato che il dolore passasse ma niente. Così nello stesso studio dopo le mie lamentele sin passata sotto ad un altro dentista ma il dente mi fa ancora male . L’unica cosa che mi ha detto e che mi preoccupa e’ che uno dei canali e’ istruito e quindi penso non abbia finiti la devitalizzazione. Mi aiuti

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Immagino che oltre al dente demoralizzato lo sia anche tu!???????????????? comunque che da quanto capisco la devitalizzazione non è stata terminata e quindi è normale che il dente dia fastidio. Quel male potrebbe passar con una terapia antibiotica ma non posso dirlo senza visualizzare radiografie e aspetto clinico. In ogni caso anche se un canale è difficile da percorrere il dolore dovrebbe essere possibile riuscire a farlo passare. Come dico sempre, se il dentista non riesce a spiegarti il problema e a risolverlo, tanto da farti cercare informazioni su blog, forse è il caso di sentire una seconda campana…

  15. Biagio

    Salve dottore
    Dopo diversi giorni di ipersensibilità alla comparsa del dolore lancinante alla pressione sono andato da un dentista il quale mi ha devitalizzato il dente lasciando una otturazione provvisoria. Il giorno dopo per il troppo dolore sono tornato e mi ha rimosso otturazione e prescritto antibiotici. Il dolore in particolare è localizzato alla radice del dente.
    Ora prendo un oki ogni 4-5 ore sono demoralizzato. È normale avere tanto dolore dopo la devitalizzazione?

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Non so se la devitalizzazione sia stata finita onse il dente è solo stato medicato. Il dolore alla percussione dopo la devitalizzazione è normale e a volte può essere forte. L’antibiotico in questi casi non serve, a meno che non si tratti di un ritrattamento canalare (un dente già devitalizzato che viene trattato di nuovo perché infetto, ma minpare di capire che non sia il tuo caso). Io di solito, visto che poi riabilito i denti devitalizzati con intarsi o corone, dopo il trattamento abbasso il dente in modo che non tocchi il dente antagonista quando si chiude la bocca…questo aiuta molto a diminuire il dolore. Se invece il dolore alla percussione è legato ad ascesso il male lo toglie solo l’antibiotico, e può richiedere due o tre giorni…mi servirebbero più dettagli per poterti rispondere con più precisione. Da quanto mi hai descritto la cura non è stata finita ma il dente è solo stato medicato…

      1. Biagio

        Salve
        Il dente e rispettivi canali sono stati solo svuotati. Adesso ha riprovato a chiudere di nuovo con una pasta provvisoria ma niente appena chiude parte il dolore anche senza contatto. Con gli antibiotici sono già al quinto giorno di sei

        1. mrodonto Autore dell'articolo

          Biagio, devo dire che non capisco cosa stia succedendo. Nella stragrande maggioranza dei casi la devitalizzazione viene terminata in una seduta. Non è assolutamente frequente dover ricorrere a continue medicazioni e chiusure con paste provvisorie. Se è presente un ascesso resistente all’antibiotico è sufficiente cambiare molecola. Una medicazione con idrossido di calcio, che non è più così diffusa, potrebbe giovare. Ma nella mia esperienza se fa male tappare il dente è perchè il nervo non è stato rimosso. Impossibile che sotto cura antibiotica e senza essere gonfio possa esserci un dolore che non passa se il dente viene chiuso. Basta mettersi lì un’ora e terminare la cura canalare. Di certo ci sono dei casi particolari, ma sono più propenso a pensare a un classico errore diagnostico o di approccio, piuttosto che pensare ai casi più rari…Se il collega non sa spiegarti cosa sta succedendo e perchè stia scegliendo questo approccio il mio consiglio è di sentire un’altra campana. Sono convinto che il dentista preparato non debba costringere i suoi pazienti a dover cercare risposte sui blog: le deve dare lui. Questo non vuol dire che tutti i casi siano semplici da risolvere, ma anche nelle evenienze peggiori devi capire cosa sta succedendo. Ti consiglio di cercare un professionista specialista in endodonzia per andare sul sicuro. Sul sito http://www.endodonzia.it troverai senz’altro un professionista vicino a te. Ciao! (Fammi sapere come si risolve la cosa!)

          1. Biagio

            Salve dottore
            Il dentista mi ha detto che c’è una infiammazione dell’osso sottostante e prima di chiudere bisogna aspettare che passi. Il dolore alla chiusura dice che è causato da.dei gas che si sprigionano dell’infezione e fanno pressione sulle pareti del dente. Detto questo attualmente il dente è aperto mi ha detto di mettere un pezzo di cotone per mangiare e al momento non ho dolore.

  16. Micol

    Salve,necessiterei di un consiglio.Ho un molare,in cui secondo me é solo venuta via la pasta…difatti…otturato un paio di anni fa…ora é molto sensibile alla masticazione,sensazione di freddo…e si é formato infatti un buco..in cui tende anche a depositarsi il cibo.Da una prima visita di controllo…mi hanno detto essere da devitalizzare.Ma non mi fido molto…anzi,spererei di no..che fosse solo da coprire bene il nervo con pasta.Possibile che sia da devitalizzare se non sento male? Solo freddo masticando.Grazie

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      I sintomi che condannano il dente a devitalizzazione certa sono il dolore notturno, spontaneo o le code di dolore quando si beve o si mangia qualcosa di freddo che si prolungano di diversi secondi e faticano a scomparire…in mancanza di questi sintomi si può sperare di riuscire a mantenere la vitalità del dente. Certo, ci sono casi in cui è palese fin da subito che la carie finisce abbondantemente nel nervo e che quindi la devitalizzazione sarà inevitabile. E ci sono anche casi in cui io dente senza fare male muore e quindi non dà sintomi perché morto. Ti dico come mi comporto io: faccio un test con una pallina di cotone spruzzata con il crio spray e se la sensibilità al freddo è fisiologica provo a tenere il dente vivo. In preventivo al paziente metto già la devitalizzazione e l’intarsio che proteggerà dalla frattura il dente devitalizzato, ma cercherò nella prima seduta di togliere la carie e vedere dove arriva. Se il dente fino a quell appuntamento ha dimostrato di essere rimasto vivo e non dolente se anche arrivo a scoprire il nervo di un millimetrino provo d’accordo col paziente a lasciarlo vivo, sapendo che il male potrebbe partire la sera stessa, perché anche se con l’anestesia non si sente nulla, la fresa usata per eliminare la carie scalda e irrita il dente, potendo dargli il colpo di grazia per diventare sensibile: se la comunicazione col nervo è troppo geande o non si riesce a farlo smettere di sanguinare perché troppo infiammato o se il dente è diventato sensibile nel periodo che è tradcorso dalla visita all’appuntamento operativo scelgo di non rischiare e lo devitalizzo. Ovviamente se il salvataggio del dente va a buon fine correggo il preventivo perché spesso a quel punto è sufficiente una semplice otturazione. Se la diagnosi non ti ha convinto prova a sentire un altro parere. Ma non girare all’infinito finché non trovi chi ti asseconda. Se due o tre dentisti dicono che è da devitalizzare, ahimè, sarà da fare! Ciao!

  17. Cris

    Buongiorno!
    volevo chiedere un parere in quanto poco più di un mese fa mi è stato otturato un dente al limite della devitalizzazione!
    Il dentista mi disse che preferiva fare cosi (una profonda otturazione ) invece di devitalizzarlo subito .
    isia a fine operazione e a distanza di un mese il dente mi faceva ancora male.. dolore alla pressione, bevande fredde e anche a temperatura ambiente, al caldo un pò di meno.
    Oggi sono riandato dal dentista e mi ha devitalizzato il dente, passate 4 ore l’effetto dell’anestesia e svanito e sento gli STESSI sintomi di prima .. sono esausto e non so più che pensare ..non capisco… come mai ?? mi devo preoccupare ? grazie !

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Mmmm, i sintomi termici non possono derivare da denti devitalizzati, quindi temo possa essere stato devitalizzato il dente sbagliato…certo, se una carie è vicina al nervo e nel rimuoverla il dentista arriva a lambire o scoprire il nervo, ovviamente se il paziente poi ha fastidio al freddo il
      principale imputato è sicuramente lui…unica possibilità che giustifica il tuo dolore è che il dente sia per ora stato solo aperto e medicato senza finire la devitalizzazione. In quel caso può essere che la sintomatologia rimanga. Ovviamente il consiglio e di chiamare il collega e informarlo.

  18. Roberto

    Buongiorno dottore, cortesemente sottopongo la mia situazione per un parere
    circa un pò meno di anno fa mi fu fatta una devitalizzazione a un molare abbastanza mal messo in quanto già in precedenza otturato.
    Il problema che riscontrai dopo la devitalizzazione, e per parecchio tempo, anche tre-quattro mesi e forse più, non ricordo più bene, è che sentivo in bocca, al bere sopratutto bevande calde , il sapore credo della pasta che viene messa prima della amalgama, sapore acre tipico dei prodotti, non so cosa si mette.
    Avevo segnalato questo al dentista che ha fatto l’intervento ma ottenni la risposta di un generico ” ah ma si tenga pulito lavandosi i denti …”, il che una risposta del genere non mi ha certamente tranquillizzato per gli ovvi motivi.
    Purtroppo a distanza di questo tempo ora dalla parte del dente trattato ho un leggero dolore discontinuo che non riesco a capire bene se sia proprio quel dente a farmi male, a dir la verità si è fatto sentire per la 1 volta ai primi di agosto scorso e poi per un mese è rimasto silente e ora è tornato fuori con più insistenza giornaliera da circa 3-4 giorni
    non ho dolore masticando da quel dente, non sento caldo/freddo, ma è come se fosse “sotto pressione” quella parte, a vista esternamente non sembra arrossato.
    cosa consigliate? con una semplice radiografia si riesce a vedere una infiammazione interna ? il problema è che non riesco a capire se è proprio quel dente, i ogni caso rimarrebbe quel problema di aver sentito per lungo tempo l’acre sapore che non depone
    Non sono ancora andato da quel dentista, ma confesso che ho qualche perplessità perchè secondo me quella volta quando mi mise l’amalgama non me la distribuì con forza ai lati della cavità come di solito ricordavo da altre situazioni simili (questo da altri dentisti molti anni addietro) che forse provocò il sopracitato problema, anche se ammetto il dente era abbastanza distrutto.
    Purtroppo questa ultima notte il dolore si è fatto sentire in modo notevole, ma ancora non riesco a capire da che dente, la richiesta è urgente
    grazie infinite

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Ciao Roberto, come spesso mi trovo a dire posso solo dare delle informazioni generiche perchè è impossibile fare più che supposizioni senza visionare aspetto clinico e radiografie. Quel che è certo è che un dente devitalizzato non avverte più gli stimoli termici, anche se qualche volta mi è capitato di sentire pazienti lamentarsi di fastidio al caldo per problemi di tipo ascessuali o gengivali. Sembrerebbe quindi probabile la presenza di una grossa lesione cariosa su un altro dente che dà stimoli termici e male di notte con difficoltà a identificare il dente. Una radiografia dovrebbe chiarire tutto. Secondariamente inviterei a sostituire l’otturazione in amalgama sul dente devitalizzato. È un materiale vetusto che esercita sul dente effetto cuneo predisponendolo alla frattura. Se il dente non è già incrinato o fatturato sei in tempo a sostituire il restauro con un moderno intarsio in composito o in ceramica. Consiglio mio, lascia perdere di andare da dentisti che usano ancora l’amalgama e che magari lavorano senza diga di lattice. Qualche collega non sarà d’accordo ma quella è odontoiatria anni 80. Ciao!

      1. Roberto

        Gent.le dottore. la ringrazio molto per la sollecita risposta, domani dovrei andare da un altro dentista e vediamo cosa ne esce, ma quello che le chiederei di nuovo su un fatto in particolare, che forse non si è capito dalla mia esposizione, io sono sicuro che quel odore acre che sentivo in bocca non era l’amalgama dell’otturazione, ne ho fatte altre in passato e riconosco quel sapore, era più di pasta da medicazione, lei ne saprà sicuramente, è normale che dopo molti mesi si senta ancora quel sapore in bocca ?
        Mi vien da pensare che non ci sia stata la completa “tenuta” dell’amalgama e che quindi qualcosa si sia infiltrato, se fosse così un dente devitalizzato (in effetti non sento più caldo/freddo o dolce) può ritornare a fare male ? indipendentemente che sia quello il dente che fa male è comunque meglio che rifaccia il ritrattamento canalare visto questo dubbio ? e conviene fare subito l’incapsulamento del dente o aspettare un qualche tempo per vedere che non insorgano problemi di devitalizzazioni “andate male” ?
        Mi scuso di questa ulteriore discussione, la ringrazio

        1. mrodonto Autore dell'articolo

          Il gusto di paste di medicazione non dovrebbe sentirsi perché ad oggi non si usano più. Per devitalizzare il dente si utilizzano materiali che poi restano nelle radici e l’otturazione adesiva bianca non può dare gustacci. Le otturazioni grigie e le devitalizzazioni fatte con materiali “di una volta” possono rilasciare quel gusto cattivo quando non chiudono bene. Hai fatto un ragionalmento corretto. Il gusto cattivo può filtrare da una otturazione che non chiude bene o da una rima di frattura. Sono speranzoso che il nuovo dentista che ti vedrà riuscirà a capire il problema e non escludo affatto che la devitalizzazione possa essere da rifare, sperando che il dente non sia fratturato. Ricorda che il dente, se possibile, è meglio non incapsularlo, a meno che non sia tutto nero e per estetica serva chiudere con lamceramica sotto il livello della gengiva. Se così non fosse meglio una ricostruzione parziale, vale a dire un intarsio, che riproduce solonil piano di masticazione del dente senza richiederne un rimpicciolimento circonferenziale sotto gengiva. Spero di essere stato utile! Ciao!

          1. Roberto

            Per sua curiosità e con mio grande disappunto dalle radiografie fatte stamattina da un altro dentista risulta che i canali del dente che sospettavo effettivamente risultano “poco lavorati”, anzi pare che tutta la parte finale sia ancora da trattare !!! di fatto il dente è in infezione e ora devo andare di antibiotico, il problema è che questo dentista è tutto pieno fino a fine settembre e io questa notte ho dormito neanche 3 ore.
            Alla fine mi devo trovare un altro dentista ancora !!
            Complimenti ai cialtroni 65 enni dentista che mi ha fatto il lavoro che ho scoperto solo ultimamente metà giornata fa il medico generico e l’altra il “dentista”, alla faccia dei 350 euro che mi ha preso !!!

          2. mrodonto Autore dell'articolo

            Sospettavo fosse così Roberto. I medicamenti non si usano più. Probabilmente ti ha messo della pasta jodoformica o dell’idrossido di calcio e ha chiuso così incrociando le dita. Comunque il male andrà via con antibiotico. Se questo collega ti ha ispirato fiducia aspetta che si liberi il posto. Pazienta due ontre giorni associando ad antidolorifico la terapia antibiotica e poi prenota dal collega che ti ha visitato. La lista di attesa lunga di solito non è un brutto segno…

          3. Roberto

            In effetti questo “dentista” aveva la lista molto corta …., siccome sta in città pensavo che questo dipendesse anche dalla maggiore “concorrenza” presente.
            Purtroppo quella volta la mia fu un’urgenza e trovai lui subito disponibile, gli diedi fiducia perchè dimostrava competenza, almeno così appariva….dava informazioni su tutto quello che gli si chiedeva, anche oltre, e i prodotti che lei dottore ha citato credo proprio me li abbia citati, li ho riconosciuti !!! non so però dove li abbia messi e come, quindi non si usano più, ah bene a sentire anche questo !
            Il dentista che mi ha dato l’appuntamento ha il primo giorno utile il 26 Settembre salvo posti liberi che si libereranno, francamente se fosse così non so come farò ad arrivarci …
            grazie per gli ulteriori consigli e buona domenica

          4. Roberto

            Gentilissimo dottore, purtroppo devo segnalare un colpo di scena incredibile, e da quando vedo lei all’inizio mi aveva anche messo in guardia perfettamente dai sintomi che avevo segnalato.
            Al termine della cura antibiotica delle 3 pastiglie il dolore è andato giù di giorno ma specie verso sera si rifà risentire e anche tanto.
            Purtroppo aveva ragione lei, AL TATTO, cioè premendo il dente con le dita NON è dolorante quello che avevo devitalizzato l’anno scorso sopra (il 26), ma quello ultimo molare SOTTO (il 37, non so se sbaglio, io non ho i denti del giudizio).
            Effettivamente questa ha una otturazione in amalgama di vecchissima data al centro ma un pò profonda (circa 2/3 dello spessore del dente, lo vedo da una radiografia dell’anno scorso), purtroppo però nei mesi scorsi si era staccata una piccola “sponda” sana, quella dietro e si vede la otturazione che “va gìù”, alla vista esterna, alla mia inesperta sicuramente, non si vede assolutamente di carie come la parte visibile sopra, perfetta come a otturazione appena fatta, a dir la verità adesso che ci penso nei mesi scorsi masticando su quel dente un pò di dolore mi era venuto, solo al senso della masticazione, niente più, poi non lo avevo sentito più per lungo tempo.
            Sabato mattina il medico che aveva fatto la radiografia, su mia spiegazione di quanto accaduto del dente sopra ha visto prima di tutto quel discorso dei canali mal fatti, e questo è un lavoro da fare indiscutibilmente, ma non mi aveva parlato anche dell’altro sotto, forse non se n’era accorto dalla fretta o perchè gli avevo parlato della questione, adesso mi dice che se n’è accorto, o forse io non avevo capito bene in preda all’agitazione per la questione precedente.
            Ad ogni modo questo dentista adesso è anche assente per qualche giorno, e che comunque si dovrà trovare un momento libero nelle prenotazione che ad ora non c’è, insomma io non credo di resistere a questa “pulpitomia” mi pare si dica per molti giorni, io direi ore.
            Stanotte ho preso un’altro Toradoll per dormire e credo di essere ancora sotto effetto, infatti il dolore ora è ancora lieve, al tatto però il dente fa male, mi può gentilmente consigliare se è meglio fare questa cosa il prima possibile o se devo aspettare che si sfiammi ancora un pò con altro antibiotico, ieri pomeriggio, alla terza pastiglia non stavo neanche in piedi dalla stanchezza.
            Purtroppo qui da me (città di Treviso) di operatori che usano strumenti di precisione per fare questi lavori di devitalizzazione non ne conosco, mi tocca andare di nuovo da un dentista che non conosco, ma credo che devo fare presto.
            Se mi può dare gentilmente un consiglio perchè sono altamente esasperato di questa situazione, grazie infinite

          5. Roberto

            Dimenticavo, mi scuso se le ho fatto perdere così tanto tempo e la lungaggine di quello che ho scritto, il suo consiglio è molto prezioso in questo momento, grazie ancora

    2. mrodonto Autore dell'articolo

      Ciao Roberto! Come ti dicevo gli stimoli termici potevano venire da un altro dente e confinderti, anche se di sicuro il dente sopra sarà da fare. Ti consiglio di cercare un professionista specialista di endodonzia e ti mando un link dei professionisti di questa branca dell’odontoiatria. http://www.endodonzia.it/sezione-regionale/triveneto/#soci
      Qui trovi diversi colleghi alcuni anche di treviso sicuramente affidabili. Il dente è da aprire e medicare. L’antibiotico per la pulpite non fa nulla. Il toradol va bene ma se la pulpite diventa acuta non basterà nemmeno quello! Fammi sapere se ti sono stato utile! Ciao!

      1. Roberto

        Grazie tantissimo per la velocità di risposta e i consigli più che utili a sapere, ho trovato un paio di nomi nel mio circondario, li sentirò certamente nel pomeriggio e spero bene
        Le auguro una buona giornata

      1. Roberto

        Gent.liismo Mrodonto

        sono di nuovo io … e mi scuso se torno di nuovo sull’argomento, ma magari per curiosità sua le faccio sapere come sta andando, ho ancora da fare quel dente, che è in programma in settimana, non da un altro dentista, ma andrò da quello che in passato mi aveva sempre seguito, però come esattamente diceva dopo l’antibiotico dei 3 gg la parte sx infiammata si è “calmata” e sono durati un pò di dolori per alcuni altri giorni trattati con tachipirina e ora sono scomparsi anche quelli.
        Ma come in tutte le cose quando senti in internet (bella cosa internet…. ma poi ti incasini e non ne vieni più fuori …ah ho toccato un tasto ops… dente dolente !!) perchè trovi sempre quello che ti mette lo zampino …per traverso … ma va più che bene sentire versioni diverse, salvo poi capirne meglio la questione …
        Mi spiego …dicevo che quel mio dentista che andavo da 10 anni che sono tornato da lui a farmi vedere dopo la comparsa dei dolori sull’arcata sx e che mi ha fatto le radiografie dicendo che i canali devitalizzati erano “corti”, non fino alla fine, adesso un dentista in rete mi dice che a volte il dentista può decidere di rimanere tale e di non andare fino in fondo (forse lo ha detto “per non rischiare”, perforazione a beneficio del paziente ..).
        In effetti guardando la radiografia il dente 26 è un pò inclinato e lo stesso le radici rispetto ai denti contigui, però guardando lo stesso dente dall’altra parte dell’arcata dx il 16 ha la stessa inclinazione delle radici, però anche questo è devitalizzato con capsula, ma i canali si vedono devitalizzati abbastanza più in alto (a dir la verità è una panoramica e si vede solo un canale che arriva in alto, non so come poi sia tridimensionalmente la cosa, se gli altri siano nascosti dietro, boh)
        Alchè io gli ho chiesto ma si può restare corti? adesso mi permetto cortesemente chiedere a lei specialista, ma immagino sia una domanda da 1 milione di dollari che vale caso per caso o esiste una insindacabile versione nella letteratura scientifica ?
        Anche perchè non vorrei rifare quel dente per niente … anche se l’amalgama, il fatto che sentivo per lungo tempo quell’odore di pasta che mi depone al fatto che l’otturazione non fosse completamente a “tenuta stagna” e quindi col dubbio che possa cariarsi “da dentro”, il fatto che vorrei ora ricoprire il dente (purtroppo credo che la soluzione migliore sia la capsula e poi non ci penso più, è troppo distrutto per fare un intarsio, non so quanto reggerebbe), potrei anche rifarlo, anche se il rischio ricaduta o perforazione ?? potrebbe essere alto … e tenere il dente così “da fare” è peggio ? l’infezione interna continua ed è peggiorativa ?
        Da quella parte sinistra non ho altri denti devitalizzati, uno sotto con capsula ma non credo proprio sia quello, quello che citavo in precedenza un molare ultimo sotto che al tatto mi faceva male durante l’infiammazione in realtà i denti si stavano “sgonfiando” e quindi mi hanno detto che è normale che siano più sensibili, invece ho un dente premolare da devitalizzare a sx sotto che si era fatto sentire di notte e ora si è un pò calmato anche di notte … che cmq non mi avrebbe infiammato l’arcata e risolto con l’antibiotico, se come dice l’antibiotico sui denti con carie non fa niente.
        Insomma oggi stesso ho deciso di andarci a parlare con il dentista che aveva fatto il lavoro l’anno scorso e sentire cosa mi dice …. certamente un suo autorevole parere sarebbe molto gradito.
        spero di non averle fatto perdere troppo tempo con questa mia lunga storia e anche questa volta con un lungo poema, che a 53 anni anni è la prima volta che mi succede un infiammazione (e posso dirmi fortunato …)
        grazie ancora dell’attenzione

        1. mrodonto Autore dell'articolo

          Ciao Roberto. Ammetto che mi sono un po’ perso nelle ultime righe e non ho più capito a che dente facciamo riferimento. Mi ero fatto l’idea, ma forse non l’avevi mai scritto, che il dente da curare fosse il 16. In ogni caso il discorso di “scegliere” di restare corti è un’enorme cavolata. L’obiettivo della devitalizzazione per definizione è di rimuovere tutto il tessuto pulpare fino in fondo alle radici, di disinfetttare il più possibile l’ambiente dove prima c’era il nervo e poi sigillare tridimensionalmente lo spazio che si è venuto a creare con una gomma scaldatat che viene pressata nei canali FINO ALL’APICE!!! Una cura corta è una cura fatta male. Punto. Che poi non si riesca ad arrivare fino in fondo è una cosa che può capitare, ma non nel dente vergine, dove le anatomie possono essere difficili, ma normalmente nelle mani di uno specialista sono percorribili facilmente. Diverso è il discorso dei ritrattamenti dove a volte si devono correggere errori che ristagnano da decenni nel dente con i canali che possono essersi calcificati e tutto si complica. In un dente vergine l’obiettivo deve essere arrivare fino in fondo al dente, non c’è nessun rischio di perforare nulla a meno che non si sia rotto uno strumento dentro i canali e non si riesca più a passare. Poi non arrivare in fondo al dente non significa necessariamente che avrai problemi, questo sì. Ma scegliere di non arrivare in fondo è come scegliere di fare una cura incompleta. Allora tu scegli di pagare metà tariffa, tanto quanto il dentista ha scelto di curare il dente! 😉 Per me non hai a che fare con dentisti specialisti in endodonzia. Come vedi sto cercando di spiegarti le cose come stanno e non sono della politica di fratellanza tra dentisti per coprire le nostre magagne. Coi pazienti bisogna essere schietti e sinceri e spiegare tutto. Quando mi capita di sbagliare, non trovare un canale, rompere uno strumento nel dente, spiego tutto al paziente in maniera che non debba girare su internet a cercare quel che non ho saputo spiegargli o, peggio, che scopra il problema quando lo svelerà un altro dentista se decidesse di non affidarsi più alle mie cure. Secondo me non sei in mani fidate, mi spiace dirlo, ma non sto diffamando nessuno, visto che non conosco il nome dei colleghi a cui ti riferisci. Vedo troppa confusione in quello che mi riporti e stai pagando profumatamente dei professionisti che dovrebbero darti le spiegazioni che cerco di dare io senza lastre e senza averti visto in bocca, azzeccando “stranamente” più di quanto ti dica chi può visitarti…E non sono un mago eh? Dovrebbero essere tutti in grado di garantire un livello buono di odontoiatria e chi medica con pasta jodoformca, non risolve, resta corto apposta, non spiega al paziente il problema, scopre le cose a posteriori ecc, non lo garantisce. Sono molto schietto in questo. Ciao!

          1. Roberto

            Ah il bello di internet ! diciamo … “gioie e dolori” questi ultimi perchè non hai mai finito ….ma alla fine, se si usa correttamente … si riesce a capirne di più (forse…), certo si perde tempo e si fa perdere anche agli altri …
            Se devo dire la verità io di questioni di denti, operazioni mediche invasive, di cui sono parecchio terrorizzato … fino ad ora ne volevo sapere meno che meno, con questa storia, oltre che a rimetterci soldi, che non sono messo bene economicamente, rischio di rimetterci (per la ritrattazione) anche il dente ! e allora ho dovuto fare un corso accelerato …
            Ad ogni modo grazie infinite e potrebbe avermi certamente convinto di venire da lei, o almeno una visita per offrigli come minimo “da bere” per il tempo che le ho fatto perdere, ma come aveva capito risiedo dall’altra parte del nord …un pò troppo distante.
            Mi rendo conto di aver scritto fin troppo e di aver un pò scombinato i discorsi, ad ogni modo il dente da ritrattare ora è il 26, dicevo del 16 perchè è l'”omologo” destro (ho imparato anche come si numerano i denti, prima non sapevo niente !) che ha la stessa inclinazione dei canali del suo speculare di la (il 26) e quello è stato devitalizzato regolarmente in modo “lungo”(se l’inclinazione poteva essere un problema, solo mia ipotesi, cmq stasera chiederò meglio al dentista che ha fatto il lavoro sbagliato di stare corto, ….sperando che si ricordi …..).
            Il dentista che mi ha messo il dubbio (“corto si può” !) l’ho trovato in internet …e vabeh … quello che mi farà il lavoro è il dentista che andavo in precedenza da circa 10 anni (ma purtroppo ultimamente non c’ero andato più spesso anche solo per fare una visita di controllo e questo è stato un guaio un pò anche perchè le paure di andare dal dentista si accuiscono quando si perde l’abitudine di sedersi sulla quella sedia ….), questo avrebbe la lista lunga di pazienti ….speriamo bene !
            Complimenti anche per tutto il suo blog, grazie di nuovo !

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Ehm, non sono sicuro che la domanda sia attinente al contenuto dell’articolo sul dente devitalizzato…???? Comunque assumi pure tranquillamente i fermenti lattici anche in forma liquida, tranquilla!????

  19. Giorgia

    Buongiorno dottore,
    1 mese fa circa ho terminato la devitalizzazione di un molare (terz’ultimo in alto), il trattamento è stato effettuato in 4 sedute, in maniera scrupolosa dal mio dentista. Alla fine il dente è stato chiuso e ricostruito. In questi giorni però ho notato particolare sensibilità se passo filo interdentale e vibrazione dello spazzolino elettrico, è necessario comunicarlo al dentista o è una conseguenza della ricostruzione?
    Sono un po’ demoralizzata.
    Grazie Giorgia

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Purtroppo rispondere a doande cliniche senza visionare radiografie e cavo orale è impossibile. Posso solo dirti che un dente appena devitalizzato può dare fastidio alla percussione per alcuni giorni. Ma se è passata una settimana dovrebbe essere asintomatico. Il problema potrebbe essere gengivale per la mancanza del punto di contatto…in ogni caso lo farei presente al collega. Meglio uno scrupolo in più che uno in meno. Ricordati solo che il dente deve essere protetto dal rischio di fratturarsi con un intarsio o una corona. Ciao!

  20. Daniela

    Salve io volevo chiedere un consiglio riguardo alla mia situazione. Ho un molare superiore che almeno 4 anni fa è stato curato per una carie molto profonda che ha scavato il dente centralmente. Dopo circa 6 mesi ha cominciato a farmi male il nervo tanto da infiammarsi e crearmi dolore alla testa proprio sopra al dente con continue cervicali. Ho cambiato dentista ha aperto il dente e l ha semplicemente curato di nuovo. Stesso problema nel tempo. 6 mesi fa ho cambiato dentista che ha effettuato la devitalizzazione ma purtroppo ha avuto un incidente e non mi ha completato l ultima seduta dove doveva pulire in profondità e chiudere finalmente il dente. Ora è passato piu di un mese e il dente è diventato super sensibile tanto che nemmeno l acqua può sentire. Settimana prossima andrò da un altro dentista ma la mia paura che questo dente mi continui a dare problemi rimane soprattutto la paura che un dentista che non conosco non capisca il mio reale problema! Come posso fare a sopravvivere al dolore fino alla visita dentistica?

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Ciao Daniela. Nel tuo racconto c’è solo un elemento di incongruenza che mi lascia qualche dubbio. Dici che il dente è stato devitalizzato ma la cura non è stata finita e che il dente è di nuovo sensibile al
      freddo….il dente devitalizzato per definizione non può più sentire il freddo. L’unica possibilità è che il dente sia stato solo aperto e sia stata messa una medicazione finalizzata a togliere il dolore che però non è riuscita a far morire completamente il nervo. Se il dente invece è stato devitalizzato e manca solo la ricostruzione il male che puoi avere per non aver finito il dente è di tipo ascessuale e si manifesterebbe inizialmente come un dolore alla percussione. Quindi se continui a sentire il freddo potrebbe essere una carie di un altro dente. Se invece il dente è stato solo medicato non preoccuparti che la sensibilità andrà via subito dopo aver finito la cura. Per la ricostruzione ti invito a leggere l’articolo del blog sui denti che si fratturano per essere informata su quale sarà la ricostruzione giusta per il dente devitalizzato! Ciao!

  21. Roberta

    Bellissimo articolo 🙂
    Sono finita qui a leggerlo perche’ ho una situazione che non mi spiego…

    Ho devitalizzato il primo molare superiore un anno fa. Parte della sostanza per chiudere i canali e’ andata oltre la radice del dente ma sia l’endodontista che il dentista mi hanno detto che non crea alcun problema.

    Fatto sta che da allora la gengiva e’ un po infiammata e se passo filo interdentale mi fa male. Fa male anche se picchietto sul dente col dito. Non mi fa male masticare.

    Ho aspettato un anno a fare la corona proprio perche’ non mi convinceva questa infiammazione alla gengiva e temevo che fosse da ritrattare.

    Il dentista ha affermato che la gengiva poteva essere irritata perche’ il dente stava iniziando ad avere delle piccole crepe e quindi andava fatta la corona al piu’ presto.

    A un mese dalla corona il fastidio alla gengiva e’ rimasto lo stesso cosi sono andata dal dentista per controllare che non ci sia ascesso/infezione.

    Il dentista ha fatto 2 radiografie e ha detto che dalla radiografia non si denota alcun problema e ha asserito che e’ normale e succede spesso, che un dente devitalizzato possa dare problemi di infiammazione alla gengiva che puo’ restare infiammata per sempre.

    Io sto considerando in un futuro di estrarre il dente e fare impianto se la situazione non migliora perche’ a mio avviso non ha senso che sia normale avere una gengiva costantemente infiammata.

    Sarei molto grata se potessi avere un tuo parere a proposito!

    Grazie 🙂

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Ciao Roberta! In odontoiatria purtroppo non si possono fare diagnosi a distanza e serve un esame clinico e radiografico. I problemi possono essere i più disparati, da una cura incongrua, al problema gengivale per la mancanza di un restauro definitivo con punti di contatto che impediscano l’impatto e il ristagno di cibo tra un dente e l’altro fino a, ahimè, la frattura del pavimento o della radice del dente che può non essere ancora conclamata ma individuabile ritrattando il dente con dei sistemi ingrandenti. Il consiglio è di sentire un altro dentista, magari specialista in endodonzia, perché quando permangono dubbi che il dentista non sa come risolvere, se non con estrazione, o la spiegazione è chiara e ti convince, oppure primandi togliere un dente con il dubbio che non fosse necessario, è bene sentire altri pareri. Se confermata la necessità di estrarre l’elemento poi nulla vieta di tornare dal dentista che ti aveva in cura se lo riterrai opportuno. Anche se in odontoiatria a volte la fiagnosi è difficile, prima di togliere un dente su diagnosi vaghe e incerte ci penserei due volte! Ciao e grazie dei complimenti!

      1. Roberta

        Grazie mille per la risposta!
        In realta’ il dente e’ stato trattato da uno specialista in endodonzia consigliato dal dentista, sono andata nel suo studio e fanno solo terapie canalari.

        Sono successivamente tornata dal mio dentista per la corona.

        In realta’ ho girato tanti dentisti in vita mia perche’ ahime’ i miei denti sono facilmente soggetti a carie e questo ultimo e’ quello che fin ora mi e’ sembrato il piu’ valido e professionale.

        Il mio dubbio e’ solo capire se, considerando che tutto il fattibile sia stato fatto alla perfezione, sia veramente normale che un dente curato perfettamente comporti una gengiva infiammata.

        Non saprei sinceramente da chi andare per avere un secondo parere di cui fidarmi…. 🙁

        1. mrodonto Autore dell'articolo

          L’infiammazione gengivale può dipendere dalla precisione dei margini della corona protesica o dalla mancanza di punti di contatto, ma naturalmente anche da come mantiene l’igiene il paziente e in certi casi, ahimè, dalla presenza di fratture sotto il margine gengivale che creano difetti ossei e tasche che impediscono di avere una gengiva sana…

  22. Manuel

    Ottima spiegazione, ma una domanda che mi riguarda personalmente : come è possibile che un dente devitalizzato perfettamente (con lastre di verifica e attrezzature all’avanguardia ) con perno di rinforzo al quarzo e corona in zirconio e ceramica di ultima generazione mi faccia male? Mi spiego dolore a premerci sopra col dito anche senza esagerare con la forza. Non c’è precontatto. Questo a mesi dall’intervento. Grazie in anticipo per la risposta.
    Manuel

    1. mrodonto Autore dell'articolo

      Ciao Manuel! Non avendo radiografie e non conoscendo la storia clinica del tuo dente ti spiego alcune possibilità senza assolutamente voler mettere in dubbio la qualità della terapia effettuata dal collega…anzi, parlo perché gli insuccessi capitano anche a me e mi trovo a volte a dover capire perché falliscano anche cure che pensavo di aver eseguito al meglio…l’endodonzia è una branca dell’odontoiatria molto complessa per le anatomie che spesso i denti presentano che non sempre possono essere completamente percorse, disinfettate e sigillate…una prima possibilità è che manchi all’appello un canale non reperito. Spesso poi i denti che vengono incapsulati sono elementi che presentavano un precedente trattamento incongruo che viene rifatto. A volte ci sono lesioni al di sotto del dente che non guariscono perché troppo grandi nonostante una cura perfetta e richiedono quindi un approccio chirurgico per risolvere completamente il problema. Altre volte la cura precedente aveva un perno metallico in un canale o una enorme ricostruzione in amalgama (la cosiddetta piombatura) che possono creare nelle radici fratture individuabili solo con sistemi ingrandenti e a volte non identificabili nemmeno con il microscopio perché partono dal fondo ondalla metà della radice e che diventano evidenti solo quando da crepa subclinica (tipo incrinatura del parabrezza di una macchina) diventano una frattura conclamata. Mi vengono in mente poi altre due o tre possibilità per la tua sintomatologia…tutto lo spiegone per dire di rivolgerti al professionista che ha eseguito la terapia e cercare di andare a fondo del problema. Non si tratta né di una cosa impossibile nè di una cosa che non abbia alcuna possibilità di situazione…prima di arrivare a sentenziare che un dente sia da togliere bisogna arrivare a capire quale sia il problema. Ciao!

      1. Miranda

        Salve dottore..io avevo una caria sul molare e dal risultato dai raggi il dentista ha detto k la caria era arrivata sulla cavita pulpare facendola restringere pero comunque non avvertivo nessun dolore… decidemmo pero di fare una semplice otturazione e ricostruzione.. da allora sentivo sempre la sensibilita.. raramente colpi di dolore… da li a un anno cioè oggi.. ho avuto una forte infiammazione gengivale su tutta quella parte del dente.. il dentista la kiama herpes e sul quel dente sentivo forti pulsazioni che mi prendeva anche l orecchio.. e cosi mi sono recata dinuovo dal dentista mi ha fatto un test sul quel dente dicendomi k era morto ed era da devitalizzare .. mi ha fatto fare una cura di antibiotico.. il giorno della devitalizzazione nonostante tre quattro anestesie sentivo dei dolori atroci mente mi puliva la polpa e il dentista lo vidi un po preoccupato xk disse allora nn e morto,, il dente è ankota vitale.. ma km è possibile? A me prese l ansia xk ero infastidita sul fatto se nn c era bisogno di devitalizzare o meno.. nn capisco se è stara l infianmazione gengivale a farmi venire il dolore dei denti o siccome il dente era in necrosi mi e venuta l infiammazione?

        1. mrodonto Autore dell'articolo

          Come dico sempre è difficile dare delle risposte per mail perché si rischia di fare i saccentoni e screditare il lavoro dei colleghi in maniera inopportuna…infatti in un caso come il tuo potrebbe esserci un errore di diagnosi ma non è affatto improbabile che il dente che dava sensibilità fosse quello. Di solito il male irradiato all’orecchio è più associato a un nervo vivo che sta andando in pulpite o in iperemia pulpare che sono die stadi dell’infiammazione del nervo, il primo irreversibile il secondo che concede invece possibilità di ripresa aspettando o eliminando il fattore causa dellminfiammazione. Capita a volte che ci sia un male forte che poi non si riesce a scatenare applicando del freddo sul dente sospetto…questo perché in certi casi il nervo è troppo lontano dallo stimolo termico perché ha reagito all’irritazione negli anni calcificandosi, oppure perché il nervo è in pulpite terminale e quindi ha sollievo col freddo o è già morto nella parte più vicina alla gengiva ma ancora vitale nelle radici, anche se in questi casi non ci mette molto a morire. Questo per dire che può bcapitare di sentenziare che il dente sia morto e poi una volta aperto avere la sorpresa che ci sia ancora del sanguinamento e questi sono casinin cui talvolta l’anestesia prende meno bene per una questione chimica legata al ph acido determinato dalla infiammazione che inattiva l’anestetico. Il miglior modo per appurare se ci sia stata una diagnosi errata è constatare se alla fine del trattamento persisterà il dolore, senza far troppo caso all’incongruenza tra il fatto che il collega avesse sentenziato che il dente fosse morto e poi invece abbia fatto male il trattamento canalare. Ricorda comunque che alla fine della cura canalare il dente deve essere protetto dalla frattura. La semplice otturazione, come spiegato dall’articolo, nella maggior parte dei casi pone il dente devitalizzato a rischio di fratturarsi! Spero di essere stato utile! Ciao!

  23. Sere

    Mitico!
    Come spiegarlo meglio?
    Io i miei tre superdent li devo al mio superdentist! Mi ha salvata da situazioni tragiche (vedi Granuloma su dente otturato dieci anni anni prima).

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